Dal 22 ottobre al 22 novembre 2021

Il teatro Doglio a partire dal prossimo 22 ottobre e per un mese ospiterà la mostra
fotografica con gli scatti di Andreas Fridolin Weis Bentzon, l’antropologo ed
etnomusicologo danese che dopo un viaggio in Sardegna nel 1952 se ne innamorò e
la iniziò a studiare dopo averla visitata da nord a sud.
Di quella ricerca sono nati scritti, registrazioni, fotografie e filmati. Bentzon in
qualità anche di musicista si interessò alla tecnica strumentale e agli stili
improvvisativi dei suonatori di launeddas, oltre che al ballo sardo, agli strumenti da
lavoro delle massaie e dei pastori.
La mostra ospitata al Doglio comprende numerosi scatti in bianco e nero formato
150 x 150 che raccontano gli esiti di quella ricerca. Troviamo oltre ai suonatori di
launeddas, il ritratto di Bentzon con la sua moto side-car (la “Nimbus”),
opportunamente modificata per il trasporto delle attrezzature e dei materiali
etnografici, le maschere di carnevale, il gioco de Sa murra, le donne che lavano i
panni nel Flumendosa, immagine suggestiva divenuta anche icona della mostra.
L’esposizione nasce dalla collaborazione tra il festival bianco e nero e l’associazione
S’Iscandula di Dante Olianas, grande studioso di Bentzon e promotore da decenni di
iniziative sul danese. Tra i progetti annoveriamo la produzione del film “Is
Launeddas” (1998, pubblicato anche in un dvd, contenente diverse interviste),
montato con materiali visivi girati da Bentzon nel 1962 (pellicole, in 16 mm, bianco e
nero). La regia del documentario era stata curata da Fiorenzo Serra. In ambito

discografico, di rilievo è la pubblicazione “Is launeddas – Ricerca sul campo su uno
strumento musicale sardo” condotta dallo stesso Bentzon tra il 1957 e il 1962, oltre
a diverse pubblicazioni sullo studioso danese.
La mostra è gratuita e potrà essere visitata dal lunedi alla domenica.